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BISOGNO DI LUCE a cura del Dott. Rosario D'AGATA

Davvero singolare la figura di questo artista, forgiato dalla terra bruna e dalla forza dei campi rigogliosi di pampini, dai segni della Storia e dagli echi dei secoli. proiettato dalle vicende della vita professionale negli angoli più sperduti del mondo, Eraldo bigarelli entra in contatto con le realtà più diverse e contraddittorie, con lembi di umanità lacerata e con indifferenti isole di benessere.

Incaricato dalla sua azienda di attingere alle ben note risorse di serietà e competenza professionale gli stimoli necessari per mettere in riga i conti delle sedi operative nei paesi più diversi e più lontani, Bigarelli impiega il poco tempo libero che il lavoro gli concede per ascoltare la voce degli uomini e le voci della Natura ed assorbirne il messaggio.

Quel messaggio che i vermigli tramonti africani, i silenzi dei fiumi della Mesopotamia, i pescatori della Nigeria e le carovane nel deserto trasmettono a chi sa ascoltare, a chi sa guardare, gli chiede di farsi demiurgo nei confronti della distratta e opulenta realtà del vecchio continenete.

Il suo animo sensibile al richiamo del muto linguaggio del mondo dei dimenticati, al fascino di paesaggi piccoli e grandi, lo induce a ricorrere all'unico strumento in grado di riprodurre le emozioni provate e trasmetterle a quant vi si accostano senza remore e senza preconcetti. Bigarelli fa così di un carboncino, di un pastello, di un pennello il ponte ideale tra le sue emozioni e quelle dei destinatari del suo lavoro.

Nascono in tal modo, durante i momenti liberi dalle cifre contabili e dalla gestione del personale, squarci di vita vera riprodotti sulla tela, o sulla carta da disegno, fedeli paradigmi figurativi di vere emozioni e di veri sentimenti. le foreste e i fiumi africani, i deserti di sabbia e la quiete delle pianure mesopotamiche si intrecciano, poi, sempre più spesso, come per confrontarli, con i ricordi della sua terra, con la decifrazione pittorica del linguaggio intimistico e riservato di case, angoli e visioni della sua Tuscia.

Da queste esperienze e da questo percorso artistico l'artista trae la forza per cercare, per indagare nella realtà sensibile, nelle vestigia del tempo e di riflettere sull'affannarsi degli uomini del mondo, cosiddetto progredito, impegnati ogni giorno ad inseguire sogni di eterno benessere, lottando senza esclusione di colpi per porzioni sempre maggiori di "potere".

La ricerca del senso della vita trova, però, in bigarelli una risposta semplice e naturale nella sua Fede, attraverso la cui mediazione egli riesce a dare un ordine ai propri impulsi ed alle sue ribellioni sanguigne di fronte all'ingiustizia, alla violenza, all'egoismo. Chi scrive ha avuto la preziosa occasione, in quanto collega di lavoro, di condividere le vicende e di testimoniarne il processo di progressiva conquista di livelli sempre più nitidi di spiritualità di pari passo con il progredire della sua ricerca artistica ed espressiva.

Quando la tela della "cena di Emmaus" vide per la prima volta completato il suo primo abbozzo, apparve chiaro che il percorso di Bigarelli aveva raggiunto la fase più importante e decisiva.

La cena, come momento conclusivo di una "lezione" impartita durante le poche miglia che separavano Gerusalemme da Emmaus da un Viandante "che non era stato riconosciuto" a duepoveri esseri confusi e smarriti, è per bigarelli il punto di arrivo di un viaggio di apprendimento lungo le strade del mondo, che egli ha saputo "raccontare" con il pennello, comunque sempre attento agli echi di quella "lezione".

 

 

23/04/2007 17:14 commenti (0)

SEGRETARIA IVNA M.Cristina BIGARELLI

IVNA
L'Emozione nella pittura di Eraldo

LOGO IVNA nata a Vignanello nell'anno 2007, inaugurata nel mese di agosto Articoli sulla rivista Campo de' Fiori n° 40 p. 21, n° 41 p. 18, n° 42 p. 18, n° 43 p. 18, nà 44 p. 18 e pp. 38-39. - Sul Giornale AVVENIRE - LAZIOSETTE rintraccaibile sul sito www.diocesicivitacastellana.it: selezionare settembre 09 e cliccare su "VIGNANELLO: ARTE E CULTURA PATRIMONIO DI TUTTI" e su "UN 'OPERA IN BRONZO: UNO PER TUTTI , TUTTI PER UNO"